L'agricoltura biologica è un'agricoltura che considera l'intero ecosistema agricolo, sfrutta la naturale fertilità del suolo favorendola con interventi limitati, promuove la biodiversità dell'ambiente in cui opera ed esclude l'utilizzo di prodotti di sintesi e organismi geneticamente modificati.
Questo diverso modo di coltivare le piante e allevare gli animali non è legato solamente alla volontà di offrire prodotti senza residui chimici, ma anche alla decisa volontà di non determinare impatti negativi sull'ambiente a livello di inquinamento di acqua, terra e aria, e di non legittimare l'esistenza dell'industria chimica per il solo fatto di utilizzarne i prodotti.
Mercato o negozio Biologico ?
Spesso si crede che consumare ortaggi acquistati al mercato di paese sia garanzia di genuinità ma purtroppo non è sempre così!
Infatti i coltivatori seguono principalmente il metodo convezionale o addirittura acquistano i prodotti nei mercati generali che utilizzano lo stesso metodo adottato dalla grande distribuzione che è molto diverso dalla coltivazione BIOLOGICA!
Nel Convenzionale Meno nutrienti
I successi dell’agricoltura industriale sono arrivati con un costo:
dagli alimenti otteniamo meno nutrimento per caloria consumata!
Dobbiamo, ad esempio, mangiare tre mele convenzionali per acquisire la quantità di ferro di una mela Biologica.
Oltre alla resa, vi sono altri fattori all’origine del calo nutrizionale degli alimenti convenzionali.
I prodotti ortofrutticoli convenzionali sono coltivati su un terreno impoverito, alimentato da tre soli macronutrienti principali – azoto, potassio e fosforo - sul quale non è praticata la tradizionale rotazione dei raccolti per rimpinguarne gli elementi ceduti.
Coltivazioni Fragili
Inoltre, la massiccia irrigazione d’acqua, i pesticidi e i fertilizzanti che caratterizzano l’agricoltura convenzionale inducono le piante a cattive abitudini.
Quest’ultime crescono rapidamente, ma senza radicare in profondità, non avendo bisogno di scavare nel terreno alla ricerca di acqua e nutrimento, cosa che le porta ad una scarsa assimilazione delle sostanze presenti.
Le piante non dovendo difendersi dai parassiti e dalle malattie, crescono più fragili e producono meno polifenoli, micronutrienti protettivi per la pianta, preziosi per la salute umana.